Lavorano per noi, per la nostra sicurezza, sono al servizio delle persone e spesso lo fanno in condizioni davvero disagevoli. Eppure c’è ancora chi non perde l’occasione per mancare loro di rispetto e dire bestialità.
E’ questa la prima riflessione che va fatta quando ci si trova a leggere una notizia di cronaca nera, di un incidente mortale che ha coinvolto un poliziotto nello svolgimento del suo lavoro, che ha per commento la brutalità e la superficialità di chi neppure di fronte alla morte riesce a portare rispetto. E così si legge tra i tanti messaggi di cordoglio, il commento raggelante “che bello, uno sbirro in meno”.
Questa la notizia di cronaca.
Tre persone sono morte e almeno altre due sarebbero rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A18 Catania – Messina, all’altezza del centro abitato di Scaletta Zanclea, che ha coinvolto un tir e un’automobile. Lo ha reso noto la Polizia Stradale di Messina, aggiungendo che una delle vittima è un collega che si trovava sul posto per un precedente incidente. Si tratta di Angelo Spadaro originario di Santa Teresa Riva.
L’agente deceduto aveva 55 anni, ed era in servizio alla polizia stradale di Messina. Era sceso con un collega, rimasto ferito e ricoverato in ospedale, per dei rilievi su un altro incidente sulla A18 che aveva coinvolto un autoarticolato e un’auto.
Il bilancio gravissimo è di tre morti e quattro feriti.
All’improvviso, per cause in corso di accertamento, sono stati falciati da un tir in un tamponamento a catena che ha coinvolto altri quattro camion, un’altra auto e una moto. Il bilancio è di tre morti e quattro feriti, nessuno ritenuto in pericolo di vita. Oltre al poliziotto sono deceduti una donna, che era su una della due auto, e un camionista. Sull’accaduto la Procura di Messina ha aperto un’inchiesta (cfr. incidente).