No alla sospensione della patente per chi usa il cellulare alla guida. Stralciata la norma prevista dal provvedimento in discussione. Prevale la linea morbida, che non soddisfa né la Polizia né le Associazioni di settore. 

Strage di Stato

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Cancellata la proposta di sospensione della patente per chi usa il cellulare alla guida prevista nel provvedimento in discussione alla Commissione Trasporti della Camera. Nel testo di modifica dell’articolo 173 del Codice della Strada rimane solo la sospensione della licenza alla seconda infrazione in due anni e prevede solo un raddoppio del periodo di sospensione (prima previsto da 1 a 3 mesi, portandolo da 2 a 6 mesi) e dei punti decurtati (dieci invece di cinque).

La proposta di legge nasce dall’esigenza di porre fine ai numerosi casi di incidenti dovuti a disattenzione, soprattutto dall’uso del cellulare in auto, in aumento del 20% rispetto al passato. Tanto è vero questo che l’80% degli incidenti è causato dall’uso del telefonino in auto.

Quella dei cellulari al volante, del resto, è un problema molto critico. Come è stato riportato in occasione del “Tavolo sulla Sicurezza Stradale” a Roma, infatti, in Italia l’81% delle cause degli incidenti stradali è di natura soggettiva: tre incidenti su quattro in Italia sono dovuti alla distrazione al volante e il maggior imputato è proprio il cellulare alla guida. Un comportamento tra l’altro molto diffuso, nonostante l’aumento delle multe: il 96% degli italiani ha infatti dichiarato di vedere regolarmente conducenti guidare con in mano il telefonino. I più indisciplinati sarebbero i giovanni, ma anche gli adulti ammettono di usare lo smartphone senza viva-voce o auricolare per parlare (23,5%) o di inviare o leggere messaggi alla guida (23%).

Proteggere la nuova generazione, abituata all’uso continuo del cellulare, è la più grande preoccupazione del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri e del direttore del Servizio Polizia Stradale Bisogno, che hanno affrontato a lungo l’argomento.

“Francamente consideriamo la modifica assolutamente insufficiente ed anzi inutile” ha fatto sapere in una nota Giordano Biserni, presidente dell’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale. “Il dilagante utilizzo del cellulare alla guida sia in fonia che in messaggistica e navigazione sul web, che produce una ciclopica forza distrattiva, va ostacolato seriamente e non si capisce il senso di questo provvedimento azzoppato e a questo punto inutile. La sospensione solo alla seconda violazione non produrrà effetti concreti”.

“Siamo sorpresi ed amareggiati che le indicazioni date dai tecnici della Polizia Stradale siano state disattese nella proposta di legge che sanziona l’uso dei cellulari alla guida, oggi prima causa di incidenti con esito mortale o con lesioni gravi”, ha sottolineato Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione Funzionari della Polizia di Stato. La sanzione, tra l’altro, sarebbe difficile da applicare: “La nuova norma, infatti, inasprisce le sanzioni in caso di recidiva. Il problema è che statisticamente una recidiva per uno stesso autista in due anni ha una probabilità praticamente irrilevante tenendo conto dei 40 milioni di mezzi circolanti nel nostro Paese. In più, il dato sulla recidiva può essere acquisito solo attraverso una complessa verifica nella banca dati della motorizzazione”.